Così come cambiano le persone, Rajani è un magma in continua evoluzione. Se prima le bottiglie erano circondate dal raffinato nero della notte - un non-colore, come lo definisce l'artista Pierre Soulages - oggi Rajani si apre al colore. Perché in questi ultimi due anni, la mancanza di contatto e socialità dovuta a eventi impattanti come la pandemia e lo scoppio di una guerra sanguinosa, hanno spinto Raffaella Tarana a uscire dall'oscurità e ad aprirsi alla luminosità dei colori vivi, come desiderio di libertà. L'eleganza del nero resta, mentre i colori illuminano la scia olfattiva come fari nel buio. 

È tempo di respirare il colore. 

UNA LEGGENDA ANTICA 

Rajani, in sanscrito, significa "notte". 
Una notte profonda e misteriosa che trae ispirazione da un'antica leggenda. Si dice che la pantera nera, quando caccia le sue prede nelle notti di luna piena, emani un profumo dolce e narcotico che le attrae nelle sue fauci senza fare alcuno sforzo. 

 

Sono profumi made in Italy con piramidi olfattive complesse che ricreano un'esperienza immaginaria. Raffaella Tarana ama le note che si distinguono e infondono personalità alle fragranze. 

Gli ingredienti dominanti devono risaltare e devono restare a lungo sulla pelle. In Rajani c’è una priorità assoluta - sempre secondo la logica dell’ecosostenibilità - nella scelta della qualità delle materie prime. “La ricerca del profumo non segue altra strada se non quella dell’ossessione”, afferma Raffaella. 

Tutto deve essere perfetto, studiato, testato. Il bisogno di ricercare, sperimentare e approfondire è pulsante e vivo. Come le fragranze della collezione. 

 

I PROFUMI RAJANI EMETTONO LO STESSO POTERE IPNOTICO 

Attraggono a sé coloro che incontrano la loro scia come prede di pantere, come coloro che cadono in vittima di un incantesimo. 

È nel laboratorio della sua farmacia che la passione di Raffaella Tarana prende forma e si racchiude in preziosi flaconi. 

Il brand da lei creato, Rajani, nasce nel 2019 ed è il frutto di studi e sperimentazioni quasi ossessive. 
Farmacista di professione, Raffaella Tarana ha fatto la spola tra Italia e Francia per anni per studiare all'Accademia del Profumo di Cinquième Sens, seguita da un'esperienza nei Laboratori Dior. Parigi ha un'influenza decisiva per il suo naso italiano, sì, ma atipico. 

“Cenavo da sola e sedevo in bistrot multietnici: accanto a me, indiani, arabi… Ricordo ancora l’odore intenso delle loro fragranze. Quei profumi, così diversi da quelli europei, mi hanno dato un’impronta creativa nata da un’attrazione magnetica per le note di fondo: legni, oud, cuoio, ambra grigia, spezie. Da lì tutto prende forma." 

 

Raffaella è una di quelle rare nasi italiane indipendenti, crea tutto da sola: dalle formulazioni alla scelta degli ingredienti, fino al packaging. E se non trova un ingrediente che la soddisfa, lo inventa. 

Sono profumi che non hanno genere e, soprattutto, non sono mai uguali: ogni pelle esalta una nota diversa, una sfumatura diversa. Proprio come lo sono gli esseri umani: mai uguali, sempre in evoluzione. 

“Non sono sempre la stessa persona, con lo stesso profumo. Quando il mio umore cambia, voglio che il mio odore cambi. Il profumo, per me, deve essere così: deve farci sentire liberi di cambiare." 

 

I SUOI ​​PROFUMI NASCONO DA INTENSE ESPERIENZE DI VIAGGIO 

Dall'India a Kuoto, passando per il Marocco. Momenti di vita vissuti resi immortali nelle fragranze.